Dare la giusta luce a luoghi, persone e progetti che se la meritano: questo sito non è una guida, è una raccolta di esperienze di viaggio fatte con una bambina a fianco e una macchina fotografica al collo.
Spero ti possano essere d’ispirazione per i tuoi viaggi a passo lento.
Qualche tempo fa stavo camminando con il mio compagno per le calli di Venezia. Ero appena uscita dal magnifico negozio di un artigiano che realizza gioielli, sculture e lampade in ferro battuto. Materialmente, si chiama il negozio. Mi ero fatta raccontare la sua storia e quella delle sue creazioni.
Il mio compagno mi ha colto di sorpresa dicendomi una frase che io ricordo così: “se tu fossi ricca compreresti solo cose meravigliose viaggiando e scovando tutti questi negozietti artigianali”.
Mi sono sentita orgogliosa di quel ritratto: in effetti amo scovare posticini poco conosciuti, di persone belle che meritano attenzioni. E da sempre adoro pianificare i miei viaggi; lo faccio dal primo, a Londra, quando ero ancora minorenne.
Negli ultimi anni l’organizzazione dei viaggi è diventata più facile: prima ancora di buttarci sulle guide turistiche, possiamo seguire i consigli di seguitissimi travel influencers che ci propongono l’itinerario perfetto. No?
Il mio problema è che, non so a te, ma a me monta l’ansia anche solo a leggerlo quell’itinerario! Sarà per la mia voglia di esplorare, sarà che io mi fermo di continuo per scattare foto con la mia macchina fotografica, sarà che viaggio sempre con la mia bimba al fianco ma, mi chiedo, come è possibile che in un solo giorno facciano tutto ciò? Noi se anche ci proviamo riusciamo sì e no a seguire metà del loro programma di una giornata, e non necessariamente la metà migliore.
Questo sito prova a dare risposta a chi come me viaggia a passi lenti: per il piacere della scoperta, per portarsi a casa esperienze, racconti, una decina di belle foto e non solo selfie.
Raccolgo qui quello che dei miei viaggi penso meriti di essere raccontato e magari rivissuto.
Lungi da me provare a scrivere itinerari o guide di viaggio; lascio parlare i miei scatti e ti racconto le loro storie.
Provo a rispondere alle tante mamme che mi chiedono come faccio a viaggiare con mia figlia o a non darle un tablet o a portarla al ristorante senza darle lo smartphone. Ti offro alcuni modi, i miei, per riuscire a coinvolgere anche i piccini o anche solo per aggiungere un po’ di sano spirito ludico alle visite.
Perché tu possa seguire, se lo desideri, i miei viaggi lenti e a piccoli scatti.
La storia del sito

In un preciso momento, in vacanza, io e il mio demone del perfezionismo ci siamo guardati in faccia. Questo progetto è un primo tentativo per iniziare a rabbonirlo.
Se avessi dovuto seguire la mia indole, questo sito non sarebbe mai andato online: settimane o mesi di analisi, sketch, wireframes, grafica e loghi improvvisati, mi sarei probabilmente stufata. Immaginami: con solo una prima vaga idea di che cosa volevo raccontare, eccomi lì a chiedermi quale nome di dominio comprare e a guardare template WordPress.
Per una volta ho frenato i miei istinti e ho provato a partire dall’essenza, dai contenuti, e ad andare online il prima possibile.
Ho aperto il tool che più mi era familiare e ho iniziato a scrivere, a illustrare, a inserire le mie foto più riuscite. Ho lasciato che testa e mani lavorassero, provando a seguire le idee mano a mano che emergevano.
Ho iniziato a raccontare dell’ultimo viaggio, quello alle isole Azzorre, e ho pubblicato subito la prima pagina, poi la seconda, poi la terza.
Via via il sito si arricchiva di nuovi contenuti e la sua natura prendeva forma, la forma che vedi.
A piccoli scatti è in continuo movimento: contenuti, grafica, menu cambiano come cambiano i miei pensieri. A proposito: hai voglia di dirmi che ne pensi?
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